mercoledì 13 giugno 2018

Il Mediterraneo a Manifesta a Palermo

AES+F
MARE MEDITERRANEUM

Mostra promossa dal Multimedia Art Museum di Mosca
Manifesta 12 Palermo, eventi collaterali
 
Teatro Massimo, Sala Pompeiana
Piazza Verdi, Palermo

 
 
ANTEPRIMA PER STAMPA E PROFESSIONISTI 

GIOVEDÌ 14 GIUGNO 
anteprima stampa e professionisti h.15.30 - 17.30
 
VENERDÌ 15 GIUGNO                                    
inaugurazione ufficiale h.12.00
stampa e professionisti h.12.00 - 17.00
 
SABATO 16 GIUGNO E DOMENICA 17 GIUGNO   
stampa e professionisti h.12.00 - 17.00                     


 
La mostra sarà aperta al pubblico 
dal 18 giugno al 19 settembre 2018
dalle 9.30 alle 18.00
RSVP
 
MARE MEDITERRANEUM
 
"Il Mar Mediterraneo è culla di antiche civiltà: da costa a costa, il suo cuore ha “pompato come sangue” persone, culture e religioni. Fenici e Cartaginesi confluirono verso Nord, i Romani e i Crociati si diressero a Sud, i Genovesi a Est, i Bizantini a Ovest, i Califfati islamici si mossero da Est, a Ovest, da Nord a Sud. La Sicilia si trova proprio al crocevia di queste traiettorie, e le diaspore di tutte le civiltà hanno lambito le coste di quest’isola. Proprio come continua ad accadere anche oggi.
Il Mar Mediterraneo è ancora una volta epicentro di contraddizioni. La guerra vi ha spinto rifugiati e migranti, che, prima di salvarsi, hanno fluttuato e nuotato per affrontare l'Europa, compiendo una scelta difficile. Questa loro scelta ha già portato a scontri politici e ideologici, alla polarizzazione dell'opinione pubblica e all'aumento della xenofobia e della violenza etnica.

Una situazione tragica è diventata humus per altri conflitti politici, nonché oggetto di negoziazioni e speculazioni. In questo modo è stata raccontata dai media come caricatura, nel solco di quella che oggi è definita "post-verità". E la deriva etica che l’ha circondata è paradossale, per non dire altro.
Produrre delle statuine di porcellana su questo argomento potrebbe sembrare una manifestazione estrema di questo paradosso. Tuttavia, proprio grazie alla sua distanza, un'immagine artistica può essere più radicale della realtà stessa, perché può spingersi oltre.
La porcellana è sempre stata un simbolo di agio e comodità borghese. Le recenti ondate migratorie hanno messo l'Europa di fronte a un dilemma cruciale: accettare i rifugiati, permettendo loro di entrare a scapito del comfort materiale e psicologico dei loro ospiti; o rifiutarli, con un atto immorale, inumano e cinico, che minerebbe il fondamento etico e cooperativo dell'Europa stessa.
Il comfort è sia fallibile che fragile, proprio come la porcellana. Conservate per generazioni in luoghi “alti”, lontane da possibili pericoli, le statuette di porcellana vengono sorvegliate attentamente, ma la loro fragilità ingloba la minaccia di perdita istantanea. Si frantumano in un attimo.
La forma e il materiale scelti per queste opere sono in contrasto con il dramma di ciò che si sta svolgendo nel Mediterraneo oggi, e così facendo lo sottolineano. Un raggio di luce riflesso illumina meglio di un raggio diretto. Pensiamo che ciò sia vero soprattutto per questo lavoro."
AES+F





mercoledì 21 febbraio 2018

Dalla Tunisia una denuncia sulle case di correzione femminili

El-Jaida film tunisino di denuncia sulle case di correzione femminili



Film “al-Jaida” di Salma Baccar (Tunis)

Scritto da   Mercoledì, 21 Febbraio 2018 
Film “al-Jaida” di Salma Baccar (Tunis)
Un film di grande respiro, struggente, tenero, ironico,, a tratti rabbioso: una denuncia sociale dove il tema privato delle relazioni uomo-donna si sposa al destino di un popolo: ben girato e interpretato in modo convincente, è una testimonianza critica della società tunisina, dalla responsabilità del colonialismo sotto le mentite spoglie dell’emancipazione perché l’ignoranza fa comodo per manipolare le genti, al cammino coraggioso verso l’Indipendenza in una forte rispondenza tra pubblico e privato, rispettivamente libertà e dignità di un popolo e della donna. Una storia che si ripete o rischia di ripetersi: il film è un invito a vigilare alle strumentalizzazioni della religiosa. Interessante il girato mai lezioso eppure documentato.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/film-al-jaida-di-salma-baccar-tunis.html

domenica 24 dicembre 2017

Il Marocco di Rosita Ferrato

http://ilchiasmodeilibri.blogspot.it/2017/12/una-guida-emozionale-del-marocco-di.html

sabato 2 dicembre 2017

L'arte di Michela Fontana, nata sulle spiagge di Creta

Assemblages, restituzioni e metamorfosi – GLAB (Milano)

Scritto da   Lunedì, 27 Novembre 2017 
Assemblages, restituzioni e metamorfosi – GLAB (Milano)
“Assemblages”, restituzioni e metamorfosi, la mostra di Michela Fontana al GLAB dal 16 al 24 novembre, racconta la creatività di una matematica che recupera oggetti rifiuto per realizzare opere d’arte. Ben oltre l’idea dell’assemblaggio, del collage, del riciclaggio, colpisce la visione di quest’artista neofita che “vede quello che altri non vedono”.

http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/assemblages-restituzioni-e-metamorfosi-glab-milano.html

Tunisia e Algeria protagonista a Roma del MedFilm Festival


MedFilm Festival, Conferenza di Presentazione – Camera dei Deputati (Roma)

Scritto da   Mercoledì, 15 Novembre 2017 
MedFilm Festival, Conferenza di Presentazione – Camera dei Deputati (Roma)
Il cinema mediterraneo a Roma, da 23 anni, torna con il MedFilc Festival dal 10/18 NOVEMBRE 2017 nel segno delle donne e dei giovani, protagonisti dello sguardo dei due paesi ospiti d’onore: Algeria e Tunisia. Il cinema e la cultura in genere diventano un Corridoio umanistico nel Mare bianco di mezzo, per l’immediatezza e l’universalità del linguaggio che supera le barriere oggi sempre più forti.

Torna il festival, fondato e diretto da Ginella Vocca, giunto alla XXIII edizione, che si terrà dal 10 al 18 novembre presso il Cinema Savoy e il MACRO-Museo di arte contemporanea di Roma. «C’è un “corridoio umanistico” – è stato dichiarato in apertura della conferenza stampa di presentazione alla Camera dei deputati - che attraversa il Mediterraneo da 23 anni: è il MedFilm Festival, che propone film, documentari, dibattiti, mostre e cultura dei paesi del Mar Mediterraneo. Dalla penisola iberica ai Balcani, dai paesi arabi all’Italia, il MedFilm è un corridoio culturale che incrocia e mette davanti ai vostri occhi la più bella creatività del più ricco di storia dei mari del mondo. » Quest’anno il MedFilm Festival s’intitola “Lo sguardo delle donne”, dedicato alle donne registe, interpreti, autrici, protagoniste: l’altra metà della Mezzaluna, con un’attenzione forte ai giovani e alle opere prime. Programma imponente con 98 film provenienti da 34 paesi, due i Paesi Ospiti d’onore: Algeria e Tunisia. Ad aprire il festival che presenta, in anteprima italiana, il film tunisinoLa bella e le bestie, della pluripremiata regista Kaouther Ben Hania che, con una messa in scena teatrale dai toni dark, racconta la questione delle donne nel mondo arabo, e non solo, attraverso la storia di una giovane e bella studentessa che dovrà combattere per i propri diritti e la propria dignità. Il film sarà distribuito in Italia da Kitchen Film.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/medfilm-festival-conferenza-di-presentazione-camera-dei-deputati-roma.html

lunedì 23 ottobre 2017

MediTerriAmo, il progetto di Maurizio Scaparro tocca la città medicea

MediTerri-Amo / Giorgio La Pira e i dialoghi del Mediterraneo - Teatro della Pergola (Firenze)

Scritto da   Lunedì, 23 Ottobre 2017 
    MediTerri-Amo / Giorgio La Pira e i dialoghi del Mediterraneo - Teatro della Pergola (Firenze)
La città medicea diventa per due giorni faro del Mediterraneo, sotto il segno e il sogno del sindaco visionario Giorgio La Pira che, alla fine degli anni Cinquanta del Novecento, intuì l’importanza del Mediterraneo e del dialogo tra i popoli e il ruolo centrale dell’Italia nel continente liquido. La serata al Teatro della Pergola condotta da Ferdinando Ceriani, coordinatore artistico del progettorealizzato dal regista Maurizio Scaparro, unisce letture e narrazioni di storie di migranti, il video del debutto a Roma di Memorie di Adriano, imperatore simbolo del Mediterraneo come crocevia, e sonorità contaminate come quelle di Peppe Servillo, Eugenio Bennato, l’ormai storica Orchestra di Piazza Vittorio e la prima orchestra formata interamente da donne “arabe”, Almar’à, nata proprio a Firenze.

Saloncino “Paolo Poli” - Teatro della Pergola
GIORGIO LA PIRA E I DIALOGHI DEL MEDITERRANEO
12 ottobre
Racconti e testimonianze intorno a una grande utopia con Ugo De Siervo (giurista e accademico italiano), Mario Primicerio (ex sindaco della città, presidente della Fondazione Giorgio La Pira), Maurizio Scaparro (regista) ed Izzedin Elzir (Imam di Firenze) per ribadire la centralità del mare nostrum e l’importanza del dialogo tra differenze come ricchezza.
All’interno dell’incontro la proiezione del documentario “Giorgio La Pira. La fantasia al potere” di Giovanni Minoli e letture, a cura dei Diplomati della Scuola per Attori “Orazio Costa”, di pensieri dello storico sindaco siciliano, adottato dalla città medicea, il “sindaco santo” come fu chiamato o ancora “il pesce rosso dell’acquasantiera”, per la sua fede austera delle origini profondamente ‘socialista nel cuore’ anche se formalmente di adesione democristiana. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio La Pira di Firenze e la Fondazione Teatro della Toscana.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/mediterriamo-giorgio-la-pira-e-i-dialoghi-del-mediterraneo-teatro-della-pergola-firenze-recensione.html